Scicli, lo scrive Elio Vittorini, “forse è la più bella di tutte le città del mondo. E la gente è contenta nelle città che sono belle”. E, per Paolo Portoghesi, “nessun paese ha come Scicli una struttura urbanistica così affascinante in colloquio con la natura”. Espressioni forti ricche di fascino e di simpatia che persone di prestigio hanno avuto con la città e che da essa sono riuscite a trarre diventando quinta essenza di un luogo in cui luce, arte e tradizione, compresa quella gastronomica, si fondono.
Dalle dominazioni straniere le massaie locali hanno tratto il meglio di un’arte gastronomica che ha saputo coinvolgere non solo l’aspetto tecnico e materiale di manipolazione degli alimenti ma tutto il sapere che la tradizione, unitamente alla ricchezza degli ingredienti che il territorio offre, riesce a dare a quei piatti tipici che ristoranti, trattorie locali, fornerie, agriturismi, pizzerie e dolcerie quotidianamente preparano.