Donnalucata è una delle quattro frazioni marinare del Comune di Scicli da cui dista circa 8 chilometri.
Piccolo borgo marinaro caratterizzato da ampie spiagge di sabbia finissima, da un mare azzurro e cristallino, da un porticciolo per l’approdo delle barche da parte dei pescatori del luogo e dei numerosi diportisti.
Incantevoli, per i colori, a volte accesi e a volte tenui ma sempre particolari, e per il luccichio del mare che, come un brulichio di stelle, si riflettono sulle acque azzurre come tante lucciole, sono i tramonti che è possibile ammirare seduti sul lungomare, sulle spiagge, sul molo o su una barca.
Le spiagge di Donnalucata per la facilità dell’approdo sono state utilizzate come luogo per avvicinarsi al territorio di Scicli, per il commercio del pesce e di qualsiasi altra merce, compresi gli schiavi, per rifornirsi dei prodotti dell’agricoltura di cui la zona è stata sempre ricca, ma anche per effettuare razzie e soprusi come ai tempi della dominazione araba.
Gli arabi chiamavano il luogo Marsa Sikla, cioè porto di Scicli.
Altro nome che gli arabi avevano attribuito al borgo era “Ayn-Al-Awqat”, da cui deriva il nome Donnalucata, per indicare la fonte di acqua dolce che sgorgava cinque volte al giorno, in corrispondenza delle ore delle preghiere musulmane, così come è descritta dal viaggiatore arabo Al Idris nel racconto del luogo inviato al Sultano Saladino.
Sul litorale di Donnalucata nel 1091 ebbe, secondo la tradizione, l’epico scontro tra Normanni, guidati dal conte Ruggero d’Altavilla, e Saraceni, guidati dall’Emiro Bell Khan. Lo scontro, secondo la tradizione, fu appannaggio dei Normanni (cristiani) che, sebbene inferiori di numero, riuscirono a sopraffare i Saraceni grazie all’intervento della Madonna sopra un cavallo bianco (Madonna dei Mulici o delle Milizie). Sul luogo dove, secondo la tradizione si svolse la battaglia, fu eretto un santuario dedicato proprio alla Vergine Guerriera nel cui interno esiste un’impronta che la tradizione vuole essere proprio l’impronta del piede del cavallo su cui era montata la Madonna.
L’attuale campanile del santuario sorge sopra una torre bizantina, la più antica e meglio conservata della Sicilia e la sola rimasta in piedi dopo il terremoto del 1693, che si fa risalire all’anno 800 e successivamente intorno al 1470 adattata a campanile.
Sul lungomare di Donnalucata sono state girate parecchie scene della fiction televisiva de “Il Commissario Montalbano”.
Tra i monumenti da visitare la Chiesa di Santa Caterina da Siena, tipica costruzione del 1883, nel cui interno è conservata la statua in calcare della Madonna col Bambino in braccio e una colomba sulla destra, che per la pregevole fattura si fa risalire alla scuola del primo Gagini.