Tra le Chiese maggiori di Scicli quella di Santa Maria della Consolazione (u Cùnsulu), intitolata all’inizio a San Tommaso come riferito dal canonico Antonino Carioti 1 (1683-1780) e dal canonico Giovanni Pacetto (1806 – 1868) 2, si fa risalire costruttivamente intorno al 1400, riedificata intorno al 1600 e ricostruita dopo il terremoto del 1693.
La Chiesa, rialzata rispetto alla viabilità che porta alla Cava di Santa Maria La Nova, è preceduta da una scalinata che termina su un ampio piano, il sagrato, pavimentato con antiche basole dorate.
La sua facciata è piana a due ordini in cui viene riportata la scritta di Patrona Civitas privilegio concesso dal re Filippo IV di Spagna nel 1645. Il primo ordine della facciata formato da lesene tuscaniche viene suddiviso in tre parti. Al centro vi è il portone sormontato da un cartiglio mentre nei due laterali troviamo due porte sormontate entrambe da una nicchia prima e poi da una finestra. Il secondo ordine comprende quattro lesene composite che inquadrano la finestra balconata dalla quale penetra la luce che illumina l’intera navata centrale. Chiude la facciata nella parte superiore un timpano triangolare
L’interno della Chiesa è a tre navate separate da pesanti e bassi pilastri. Ai lati si sviluppano tre cappelle in cui sono collocate statue lignee che raffigurano la Flagellazione di Cristo e Cristo con le mani legate. Sull’altare maggiore è collocata una tela, di autore ignoto, raffigurante Cristo con le anime del Purgatorio. Il pavimento interno, a motivi geometrici e floreali, è realizzato con pietra calcarea bianca e pietra pece nera, tipiche degli iblei.
Nel suo interno vi si trova un organo a canne, il più antico della città di Scicli, costruito nel 1776 per opera del maestro organaio palermitano Basilio La Marca Alfano.
Isolato dal prospetto della Chiesa è collocato il campanile decorato con maioliche colorate.
La parte laterale della Chiesa comprendente la sacrestia e la sala del capitolo, costruiti successivamente, sono in stile settecentesco-rococò.
Nella parte laterale si trova anche il portale laterale in stile gotico e richiama scene di vita e del martirio di San Tommaso.
1 Antonino Carioti (1683 -1780) “Notizie Storiche della Città di Scicli”, pag. 404, Editore il Comune di Scicli, luglio 1994
2 Giovanni Pacetto (1806 – 1868) “Memorie istoriche civili ed ecclesiastiche della città di Scicli”, pag. 341 del manoscritto, pag. 196, Edizioni Grafiche Santocono, 2009